In breve: le ultime esperienze di IA di Google (da Overviews ad AI Mode) stanno sostituendo i classici link blu con risposte generate dall'IA. Questo cambiamento sta trasformando il modo in cui le persone ottengono informazioni online. Per i CMO, questo significa ripensare la visibilità. Il successo non riguarda più solo il posizionamento nei risultati di ricerca, ma anche i dati strutturati e leggibili dalle macchine, e le citazioni credibili da parte di fonti autorevoli che emergano nelle conversazioni generate dall'IA. I brand che avranno successo non saranno quelli che inseguono i clic, ma quelli che verranno compresi e quindi mostrati nelle risposte.
Le nuove regole della ricerca: l'AI Mode di Google e l'ascesa dei motori di risposta
L'AI Mode di Google è solo uno dei numerosi cambiamenti che stanno rimodellando la ricerca. Scopri come l'IA sta trasformando la scoperta e perché i dati strutturati e le citazioni autorevoli sono ora il vantaggio competitivo del tuo brand.

Mark Kabana
giu 24, 2025

Come l'IA di Google sta rivoluzionando la scoperta e perché si basa sui dati
Per decenni ci siamo affidati a un modello semplice per trovare informazioni online: digitare una query, scorrere un elenco di link e cliccare per esplorare. Era lo standard della ricerca: un ecosistema basato su link blu, classifiche e la corsa alla prima posizione.
Ma questo modello sta scomparendo.
All'I/O 2025, Google ha ufficializzato la cosa. Con il lancio dell'AI Mode, la ricerca non è più solo una pagina di risultati, è una conversazione in tempo reale. Grazie a Gemini 2.5, l'AI Mode risponde a domande complesse e articolate con risposte conversazionali.
Dietro le quinte, attinge da dati strutturati, citazioni esterne e frammenti di contenuti autorevoli, per fornire approfondimenti, senza costringerti a visitare decine di siti diversi. E i dati che raccoglie potrebbero non provenire dai siti con il miglior posizionamento.
L'AI Mode non acquisisce l'intera pagina, ma seleziona la frase che risponde meglio alla domanda. Potrebbe essere un estratto di una FAQ, di una tabella o di una testimonianza. Se l'informazione, da sola, è di senso compiuto, potrebbe essere citata, mentre il resto viene ignorato.
Sebbene AI Mode sia la più colloquiale di queste esperienze, fa parte di un'iniziativa più ampia di Google, che include AI Overviews e risultati SERP organizzati dall'IA, con l'obiettivo di rivoluzionare il modo in cui le informazioni vengono proposte e il modo in cui i consumatori prendono decisioni.
E Google non è l’unica a farlo.
La ricerca non è più solo un elenco di risultati. È una conversazione che prende decisioni al posto dei tuoi clienti, non insieme a loro. Stiamo assistendo all'ascesa dei motori di risposta.
Dai link blu alle risposte IA: la transizione verso i motori di risposta
Nella ricerca tradizionale, il processo di scoperta era lineare. Inserivi la parole chiave, esaminavi le opzioni e cliccavi sulle pagine per ottenere ciò di cui avevi bisogno. La qualità dei risultati dipendeva dai segnali di posizionamento, come backlink, parole chiave e SEO tecnica.
Nell'AI Mode, la scoperta è influenzata da un altro fattore: la fluidità dei dati. Una macchina può leggere quello che il tuo brand dice di se stesso, ed è coerente con le altre informazioni su Internet?"
I motori di risposta non visualizzano un elenco di pagine, ma forniscono approfondimenti sintetizzati. Non indirizzano verso i contenuti, li integrano nella conversazione. Le informazioni che vengono visualizzate dipendono da quanto i tuoi dati sono strutturati, aggiornati e leggibili da una macchina e se il tuo brand è citato da fonti affidabili e autorevoli che l'IA utilizza per convalidare e arricchire le sue risposte.
Per i brand, si tratta di un cambiamento fondamentale.
Non stai solo competendo per i clic. Stai competendo per essere compreso dai sistemi che riassumono e decidono per te, spesso prima che un cliente arrivi sul tuo sito.
La scoperta è frammentata, ma i dati del tuo brand non possono permettersi di esserlo
L'AI Mode di Google potrebbe essere il lancio più importante dell'anno, ma non è il solo. La scoperta è già frammentata su dozzine di piattaforme. I clienti chiedono confronti a ChatGPT, scorrono TikTok per leggere recensioni, cercano su Google gli orari dei negozi e usano gli assistenti vocali per ottenere risposte rapide..
Ogni piattaforma ha il suo format, nessuna si basa solo sulla SEO tradizionale.
L'IA attinge da ogni fonte, non solo dal tuo sito web o dai tuoi listings, ma anche da menzioni di brand non collegati al forum, siti di notizie, recensioni e directory di terze parti. Questi "segnali esterni al dominio" sono sempre più utilizzati per valutare la credibilità e far emergere le risposte.
In questo mondo, la visibilità di brand non si limita solo alle parole chiave. Si tratta di essere presenti. E la presenza si costruisce con informazioni strutturate, verificate e pronte a emergere in qualsiasi contesto: un riepilogo AI, una risposta vocale, un carosello o un pannello locale. Il tutto rafforzato da citazioni coerenti e credibili diffuse sul web. Il tutto rafforzato da citazioni coerenti e credibili diffuse sul web.
Per i CMO e i leader del marketing, questo significa che la visibilità non è più un compito di un solo team. Richiede l'allineamento tra brand, contenuti, SEO e team locali: tutti devono fornire lo stesso segnale chiaro ai sistemi di IA che forniscono informazioni in millisecondi.
I brand hanno bisogno di una strategia per i motori di risposta
Se stai ancora pensando alla ricerca come a un funnel (consapevolezza in alto, conversione in basso) è il momento di ripensare lo schema.
L'IA ridefinisce questo percorso: risponde alla prossima domanda prima ancora che il tuo cliente la ponga. E così facendo, cambia il modo in cui avviene la scoperta e come i professionisti del marketing misurano il successo.
Ciò che conta ora è se il tuo brand si presenta con chiarezza e fiducia al momento dell'intento, indipendentemente dalla piattaforma. Quel momento di intento potrebbe verificarsi in una risposta conversazionale, in un'esperienza di ricerca su dispositivo mobile organizzata dall'IA o in un comando vocale in auto, e il tuo brand deve apparire chiaramente in tutti questi contesti.
È ora di cambiare approccio. Una nuova strategia, pensata non per scalare i ranking delle keyword, ma per garantire dati pronti all’uso e visibilità su ogni canale.
Questo significa:
Strutturare le informazioni del tuo brand (ogni dato, sede, prodotto, servizio e recensione) affinché le macchine possano leggerle e riutilizzarle con precisione
Aumentare la coerenza su tutte le piattaforme di scoperta, da Google a ChatGPT a TikTok
Valutare la visibilità, non solo il posizionamento, incluso dove il tuo brand è citato da altri, non solo dove pubblica contenuti
Scrivere contenuti in blocchi più piccoli e autonomi, passaggi che rispondono chiaramente a una domanda da soli.
Ricorda: i dati strutturati aiutano le macchine a leggere il tuo brand, mentre le citazioni le aiutano a fidarsi di esso. Ti servono entrambi.
Questo è il momento per cui Yext è stato creato
In Yext, da oltre dieci anni aiutiamo i brand a organizzare e attivare la loro presenza digitale. Abbiamo creato il Knowledge Graph per rendere i dati di brand strutturati, connessi e pronti per l'IA. Abbiamo lanciato Scout per mostrare dove quei dati appaiono realmente nei classici risultati di ricerca e nelle interfacce di IA emergenti.
Non erano tentativi a vuoto, ma preparazione al futuro.
Con Scout, i brand possono oggi monitorare non solo la presenza dei dati strutturati, ma anche dove vengono citati nei contenuti generati dall'IA, nelle notizie e nelle recensioni; tutti elementi che influenzano direttamente la visibilità nelle conversazioni con l'IA.
Sapevamo che il vecchio manuale non sarebbe durato per sempre. Sapevamo che la scoperta si sarebbe spostata dai clic alla chiarezza, dal posizionamento alle risposte, dai motori di ricerca ai motori di risposta.
E adesso, quel futuro è arrivato. La ricerca non è morta, ma si è evoluta.
I professionisti del marketing non devono farsi prendere dal panico. Devono adattarsi perché la scoperta è ancora rilevante, i contenuto sono ancora importanti e i siti web contano ancora.
Quello che è cambiato è la cornice.
Non si tratta figurare tra i primi risultati, ma di essere la risposta più affidabile.
I brand che lo capiscono, e si muovono di conseguenza, saranno quelli che i clienti continueranno a trovare, considerare e scegliere.